L’AVORIO VEGETALE
Nella prima metà del secolo scorso era lo standard per la produzione di fermagli, anelli, fibbie e bottoni di origine non animale, è tuttora definito “avorio vegetale”. È il frutto (noce) della palma Phitelephas Macrocarpa (chiamata anche Tagua) che prospera nei microclimi ecuadoregni. Le noci di corozo contengono un material fluido (endosperma) che essiccando solidifica e assume caratteristiche simili all’avorio.
LA RACCOLTA
Il corozo è raccolto in Ecuador, al momento della caduta da piante selvatiche e la sua conservazione tutela il territorio dai rischi della deforestazione. I raccoglitori sono agricoltori indipendenti che conferiscono il corozo ai grossisti locali. L’essicazione e le prime fasi di lavorazione sono svolte in loco.
LA FILIERA PRODUTTIVA LOCALE
L’essicazione e la sbiancatura avvengono congiuntamente e in modo totalmente naturale, tale da evitare operazioni di essiccatura in forno e sbiancatura chimica. Le noci vengono stese e lasciate al sole il tempo necessario prima di essere raccolte, tagliate e trasformate sul posto in rondelle.
LA FILIERA PRODUTTIVA ITALIANA
Tutte le successive fasi di lavorazione, fino a ottenere il bottone finite, vengono effettuate da MABO. Naturalmente bianco, con una struttura a grana fine marmorizzata, può essere tinto a piacere. Può essere laserato, tornito e lavorato in modo da ottenere bottoni sempre più ricercati al fine di soddisfare le richieste della clientela all’insegna della creatività coniugata alla sostenibilità.
I VANTAGGI DEL COROZO
- Da fonte rinnovabile
- Raccolto da foreste spontanee, senza rischi per la salvaguardia della biodiversità o pericoli di deforestazione
- Ridotto impatto ambientale
- Biodegradabilità
- Processi senza sostanze chimiche pericolose
- Tintura con un ciclo responsabile dell’acqua